MAGRE’ – BZ (IT)
Incontro con le aziende e degustazione di prodotto tipici in una cantina vinicola alimentata da energia solare fotovoltaica sulla Strada del Vino in Alto Adige.
Il pomeriggio del 23 settembre 2021 Eurac Research ha organizzato un incontro dal titolo “Progetto BIPV meets History: opportunità economiche del BIPV in contesti di pregio”, volto a mostrare lo stato dell’arte sulla ricerca del fotovoltaico in Italia, attraverso scenari di sviluppo futuro ed esempi progettuali. L’incontro è stato realizzato presso la Cantina Alois Lageder a Magrè sulla Strada del Vino (BZ), la bellissima cantina storica che per prima in Alto Adige è stata alimentata con un impianto fotovoltaico.
L’attività è stata introdotta da Wolfram Sparber, che ha presentato le attività svolte dall’Istituto per le Energie Rinnovabili di Eurac nel campo del fotovoltaico. In seguito, Elena Lucchi ha presentato il progetto “BIPV meets history”, spiegando le opportunità per le aziende in un loro concreto coinvolgimento nelle attività del progetto e di futuri follow-up. David Moser ha poi mostrato le potenzialità di creazione di un futuro fotovoltaico per l’Italia, focalizzandolo sullo stato attuale delle politiche nazionali di transizione ecologica. Successivamente, Martina Pelle ha svelato i risultati di uno studio economico volto a bilanciare esigenze di tutela e costi delle tecnologie fotovoltaiche in contesti tutelati. Infine, Elena Lucchi ha mostrato alcuni esempi italiani di architettura e paesaggi solari caratterizzati dalla corretta integrazione dei sistemi fotovoltaici in edifici e paesaggio di pregio.
Dopo un aperitivo a base di prodotti tipici locali, si è svolta la visita guidata presso la Cantina Alois Lageder dove già nel 1996 era stato fatto un progetto di sostenibilità ambientale, che ha previsto l’inserimento di pannelli fotovoltaici e termici e il recupero dell’energia del sottosuolo. La cantina, sin dalla sua fondazione nel 1823, ha sempre basato la produzione su un equilibrio tra natura e tecnologia. La scelta di utilizzare fonti di energia alternativa ha permesso di svolgere l’attività secondo criteri sostenibili e di riduzione delle emissioni di anidride carbonica. I primi pannelli solari sono stati posati nel 1996 e forniscono all’azienda circa il 5,6% del fabbisogno elettrico e il 25% della copertura del fabbisogno di riscaldamento. Nel 2006 è stato completato l’impianto solare e oggi l’azienda produce da sé circa 38.000 KW/h annuali l’anno, pari al 14,2% del bisogno elettrico e al 63% del fabbisogno di riscaldamento. Infine, la presenza di superfici ventilate sotterranee consente di riutilizzare il 70% del calore, così come del freddo dell’aria di scarico. In particolare, tra la parete posteriore dell’edificio e la parete rocciosa naturale che fiancheggia la costruzione si apre un’intercapedine che scende fino agli spazi più profondi della cantina. In quel luogo il sottosuolo ha temperatura costante di 10°C: una vera frescura d’estate, che richiede meno energia per il condizionamento; durante l’inverno quell’aria appare tiepida a confronto con la temperatura esterna con un risparmio considerevole per il riscaldamento.