Tavolo di lavoro per realizzare un impianto solare in una Chiesa storica (en)

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LUGANO (CH)

La Commissione per l’Arte Sacra e i rappresentanti del Consiglio Parrocchiale, accompagnati da esperti della SUPSI, hanno organizzato un tavolo di lavoro tra i rappresentanti istituzionali, i fornitori di servizi energetici e degli industriali, al fine di valutare la realizzazione di un impianto solare in una chiesa storica a Viganello, Lugano.

L’Istituto per la Sostenibilità Applicata all’Ambiente Costruito (ISAAC) di SUPSI partecipa a una sessione informativa per discutere la possibilità di integrare un impianto solare in una chiesa storica a Viganello, Lugano (Canton Ticino, CH). L’edificio richiede la sostituzione del vetusto impianto termico a olio combustibile, con un sistema maggiormente efficiente che prevede la possibilità di un nuovo impianto combinato termopompa – solare fotovoltaico. Sulla base di uno studio preliminare, si è ipotizzato di inserire un impianto fotovoltaico sulla copertura dell’edificio che, oltre a coprire i consumi energetici della chiesa, sia anche rappresentativo e riesca a rivitalizzare il ruolo della Chiesa nel tessuto locale.

Per questo motivo, la Commissione per l’Arte Sacra e i rappresentanti del Consiglio Parrocchiale di S. Teresa di G.B. di Viganello accompagnati da architetti, ingegneri ed esperti della SUPSI, hanno organizzato un incontro per un dialogo aperto ed allargato tra tutte le Istituzioni, Enti e persone coinvolte. All’incontro hanno partecipato rappresentanti delle Istituzioni Cantonali, dell’Ufficio dei Beni Culturali, e membri delle Aziende Industriali di Lugano (AIL), del settore della produzione e dell’efficienza energetica, interessati a proporre alla committenza nuove possibilità di finanziamento per il possibile futuro impianto solare fotovoltaico.

Nonostante l’edificio sia sottoposto a vincolo architettonico parziale (le coperture sono escluse dal vincolo di tutela), il suo valore culturale è molto importante per il territorio. Inoltre, vi è un elevato interesse a dialogare con le autorità Cantonali, che sostengono l’importanza di tramandare il patrimonio e di non alterare l’immagine estetica dell’edificio originale, valutando scenari alternativi al solare fotovoltaico ed eventualmente soluzioni tecniche valide che possano soddisfare gli interessi di tutti gli attori coinvolti. SUPSI ha portato esempi concreti nell’integrazione dei sistemi fotovoltaici nell’architettura, anche in edifici storici. Questo primo incontro ha aperto un tavolo di lavoro tra tutti gli stakeholder nel processo al fine di trovare il consenso tra le parti e di migliorare l’iter attuativo e autorizzativo per questo tipo d’interventi.